L’arte del sogno

L’arte di sognare non appartiene solo a quella fase della nostra vita che riguarda la notte, in cui il corpo dorme e noi sognamo.
Nella visione sciamanica (ma anche quella esoterica) il tutto è molto più complesso ed unitario. Si sostiene che tutta questa esistenza sia un unico grande sogno, un sogno dell’Anima. Quella che noi viviamo quotidianamente è chiamata Maya (parola sanscrita), ovvero l’illusione. Sognamo quando dormiamo o quando siamo svegli?  Sognamo sempre, siamo immersi in una “realtà” che, per quanto densa, è un illusione. Viviamo questa illusione col desiderio di risvegliarci, nel momento che ne diveniamo consapevoli.

Ma questo sogno di cosa è fatto?

acchiappa sogniE’ una rete, un insieme di fili intrecciati. Ecco allora il simbolo dell’acchiappasogni che acquisisce tutto il suo significato simbolico. L’acchiappasogni è un oggetto rituale indiano molto carino e che, direi, tutti abbiamo avuto o visto almeno una volta nella nostra vita. Di solito è un cerchio (primo simbolo arechetipico che simboleggia la totalità e il divino) al cui interno si sviluppa una ragnatela di fili che creano forme geometriche e mandaliche. All’interno o al centro di questa rete possiamo incontrare degli oggetti intrecciati (pietre, gusci spiraliformi di lumaca, conchiglie) o delle piume. Ognuno di questi oggetti ha un grande significato simbolico. Pensiamo che quest’oggetto serva a “catturare” i nostri sogni (e probabilmente è anche vero), ma la sua funzione simbolica è molto più profonda. Ci ricorda che l’universo è composto da un intreccio di fili che possono ingabbiarci, come un pesce, tra le sue maglie. Oppure dal quale possiamo liberarci e imparare a intrecciarne gli stessi fili, per creare il nostro mondo.

Tessere il sogno

tessere i sogniAnche la tradizione Maya ha una visione cosmologica basata su questa idea, ma utilizza l’immagine del tessere una trama, come quelle dei loro bellissimi tessuti. Tessendo possiamo scegliere i colori e le forme geometriche che vogliamo rappresentare e manifestare. Noi tessiamo quotidianamente la nostra vita, ma ne siamo consapevoli? Ciò che tessiamo è frutto della nostra creatività ed espressività? Ci appartiene? O stiamo tessendo qualcosa di imposto dall’esterno?
I Maya ci insegnano che a volte tessiamo dei disegni che non sono i nostri, che magari sono stati iniziati e portati avanti a livello genealogico all’interno della nostra famiglia, nei quali ci sentiamo imbrigliati, ma che non ci rispecchiano. Ciò crea sofferenza.
Sono i nostri colori? Sono i nostri disegni? Quando diventiamo consapevoli di essere noi stessi a intrecciare i fili della nostra vita, allora possiamo decidere. Scegliamo i colori dei fili che più ci emozionano e le forme che meglio ci rappresentano. Possiamo decidere di interrompere, sfilare, tornare indietro rispetto a quanto intrecciato fino a quel momento per modificarlo.

tessere il sognoMa cosa sono questi fili?

Sono i pensieri che ogni giorno esprimiamo più o meno consapevolmente, indotti dai condizionamenti o propriamente nostri.
Trovo che sia una immagine poetica ed efficace.
L’arte di sognare significa quindi viaggiare tra le dimensioni, caratterizzate su più piani (fisico, emotivo, spirituale o più propriamente sciamanici Mondo di Sotto, di Mezzo e di Sopra) e nello spazio tempo (passato, presente e futuro). Anche in questa occasione è tornata fuori l’importanza del giocare. Noi occidentali ci prendiamo troppo sul serio, ci irrigidiamo in strutture auto imposte perdendo la flessibilità tipica del gioco. Sognare significa essere bambini che giocano con questa realtà. Crescendo abbiamo imparato a isolare il bambino interiore, pensiamo che il nostro essere bambini sia morto in favore dell’essere adulti, ma non è così. Ciò produce dissociazione e rigidità, nascondiamo a noi stessi il nostro bambino interiore, perché pensiamo che non sia più tempo per giocare, divertirsi ed essere felici, ma non è così! La vita è un gioco, altrimenti perde tutto il suo senso evolutivo.

Il Sogno dell’Anima

il sogno dell'animaEsplorando questa dimensione del sogno è, quindi, possibile scoprire quale sia il Sogno della nostra Anima. Il Sogno dell’Anima significa quale sia il reale desiderio ed obbiettivo che ha spinto l’Anima a incarnarsi e a vivere questa esperienza virtuale. Significa comprendere quali fili vogliamo intrecciare e quali disegni produrre. Secondo la tradizione Maya seguire la chiamata dell’Anima non significa per forza avere una vita bellissima in cui va tutto bene, non ci sono ostacoli o difficoltà come normalmente si pensa, perché ciò dipende dal desiderio d’esperienza dell’Anima stessa: a volte può essere estremamente faticoso. Ciò nonostante si manifestano tutta una serie di sincronicità e una diversa modalità di vivere tali esperienze. Ascoltare la nostra vera natura nutre l’Anima donandoci un senso di pienezza e realizzazione. Per fare ciò, però, bisogna essere dei guerrieri coraggiosi che non temono di buttarsi e rischiare, in quanto la nostra Anima, a differenza della ragione, non si muove secondo un processo logico e ciò rende tutto molto più difficile. Dare spazio alla nostra Anima spesso significa rompere gli schemi imposti per iniziare a tessere qualcosa di nuovo e unico, come è ognuno di noi.

Un modo simile per lavorare sullo scopo della propria Anima, usando una metafora diversa è quello della Fioritura nella tradizione Q’eros. Se vuoi saperne di più qui potrai leggere il mio articolo al riguardo.

Ho il potere di guarire la mia vita!

Basta avere il coraggio di lanciarsi e seguire la propria Anima, nonostante le difficoltà… facendo però anche interagire e concordare l’Anima con la Personalità come in un cerchio comunitario attorno al fuoco.

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