Sui Mantra
Riguardo i mantra, ieri su facebook ho letto questa citazione:
“Per avere effetto, i mantra devono essere trasmessi direttamente e avere una tradizione orale ininterrotta da quando il Veggente ne ha avuto la percezione diretta. Altrimenti non sono ‘vivi’. Non si può imparare un mantra da un libro, né farlo rivivere una volta che la sua tradizione è stata interrotta.”
Alain Daniélou
Trovo che sia uno spaccato molto interessante. Oggi siamo abituati a usare mantra più disparati senza averne una reale conoscenza, un po’ sospinti dalla solita moda New Age. Ma conosciamo davvero i nostri maestri? Sappiamo realmente se ciò che ci viene insegnato, o che ripetiamo, è vivo?
Perché abbia un “valore” magico, alchemico e trasformativo la parola, la vibrazione deve essere compresa, ma ancor di più deve avere una trasmissione diretta e iniziatica senza “buchi”.
Considerazioni ed analogie
Quello che Daniélou dice dei mantra è valido anche per altre forme spirituali.
Mi ha ricordato in primo luogo la trasmissione degli Ordini Iniziatici che può essere viva e reale solo quando la “catena” è ininterrotta e non spezzata. Tutte le tradizioni sono tali per il fatto di essere trasmesse nei secoli da persona a persona, mantenendo vivo il ricordo e l’insegnamento originario. E’ anche un’energia che viene trasmessa in questo modo e che, quindi, vivifica l’operato.
Ma mi ha fatto pensare anche al nostro mondo campagnolo dei segnatori. Anche qui, le segnature per essere efficaci devono essere “vive”. Ciò si ritiene possibile solo quando la trasmissione avviene segretamente da bocca a orecchio. A volte, nelle famiglie, da madre in figlia, nonna a nipote o suocera a nuora. (i casi femminili sono quelli più conosciuti, pur essendoci anche praticanti maschi). Anche per queste pratiche esistono dei libri che raccolgono formule e preghiere, ma si dice siano inutili proprio perché non più vivificati da una trasmissione diretta.
Qual’è il valore di una trasmissione diretta?
Come detto prima avveniva da bocca a orecchio, sussurrata segretamente. E’ interessante che anche in oriente la trasmissione dei mantra avvenga allo stesso modo. Si dice vengano soffiati dal maestro nell’orecchio. E’ interessante questo “soffiati”.
Il soffio è un’aspetto simbolico carico di significato. E’ il soffio che dà la vita. Inutile soffermarsi sul fatto che se siamo vivi respiriamo. Il soffio è anche il “soffio Divino”. E’ l’atto creatore per eccellenza.
Soffiare il mantra nell’orecchio, quindi, non è solo trasmettere delle parole sacre, dei suoni vibranti, ma anche trasmettere la vita. Una parte della propria vita, della propria energia che va a “iniziare” l’allievo.
Al di là della pratica mantrica, se osservate bene, il soffio è estremamente importante e presente nelle pratiche sciamaniche, non solo nelle iniziazioni, ma anche nelle guarigioni. In ogni atto rituale è presente il soffio, per i motivi sopra descritti.