Energia pesante o negativa?
Seguendo un percorso spirituale o di crescita personale, quante volte abbiamo sentito parlare di Energia Negativa?! Quante volte abbiamo detto: “Quella persona (o quel luogo) ha un’energia negativa, mi fa stare male, mi appesantisce, mi “sporca” o “succhia” energia”. O quante volte abbiamo ricevuto tali accuse.
Quante volte abbiamo sofferto o abbiamo creato sofferenza, magari senza neanche accorgercene, solo per aver espresso un giudizio ed etichettato qualcosa.
Ma l’energia è negativa?
Innanzitutto il concetto duale di bene e male, positivo e negativo, non sono assoluti e derivano da un condizionamento culturale che determina, in una società, un giudizio etico. In questo l’antropologia ci viene in aiuto, perché ci dimostra come questo cambi, o possa essere assente in differenti culture.
L’energia di per sé è neutra, non ha colore, ma racchiude in sé tutte le potenzialità. Se osserviamo la fisica ci parla di poli positivi e negativi, attraverso cui l’energia si muove… ma l’energia è sempre la stessa! Ciò che, comunque, può cambiare è la sua vibrazione.
I Qero’s. in linea con questa visione, identificano l’energia non tanto come positiva o negativa, ma come leggera (samiy) o pesante (jucha). In questo momento in cui scrivo mi viene in mente l’idea dell’aria che respiriamo che, a seconda della presenza di ioni negativi, può essere più o meno densa e pesante.
L’idea di un’energia pesante
Questa idea dell’energia pesante ci permette, in primo luogo, di uscire dal giudizio. Certo, pesante da ancora un’idea “negativa”, ma esce da quel giudizio indelebile, in quanto non è più una percezione oggettiva, bensì soggettiva. Alla domanda: “Per chi è pesante?” La risposta è, per me. Questo riporta il centro su di me e non verso l’esterno.
Certo vi è un dato di fatto, io ho delle sensazioni sgradevoli quando entro in contatto con quella specifica frequenza, ma il “problema” è mio… un’altra persona potrebbe starci benissimo.
Roberto ne “Il seme dell’Inca” scrive: “La jucha, energia pesante, di una persona può essere samiy per un’altra. Ciò che era pesante per Don Melchorre veniva percepito come fine da Don Juan. Ma anche il caso contrario è possibile. Una grande quantità di energia fine può essere percepita come pesante da qualcun altro. Se una persona percepisce jucha proveniente da un’altra persona, questo non significa che la prima persona è una persona pesante. Semplicemente accade che alcuni tipi di energia possono risultare incompatibili con qualcuno e questa incompatibilità viene percepita come energia pesante jucha“.
Diventare consapevoli che tutti produciamo energia pesante che, poi, scarichiamo nell’universo può produrre un grande cambio di percezione, in quanto siamo parte di un processo ciclico di trasformazione. Immaginate di essere un’automobile (perché tutti gli esseri viventi funzionano allo stesso modo) che ha bisogno di un’energia leggera, la benzina, per funzionare, ma produce in continuazione energia pesante, i resti della trasformazione (i gas di scarico).
Comprendere che tutti siamo leggeri e pesanti, ci dovrebbe aiutare a accettare un momento di difficoltà altrui, consapevoli che prima o poi toccherà anche a noi.
“Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”
Perché la percezione dell’energia è soggettiva?
Rispondere a questa domanda è molto semplice osservando la fisica del suono, che, come vibrazione, è sempre energia. Ovviamente tali concetti possono essere estesi a tutto, essendo che tutto è energia.
Se osserviamo il suono vediamo che ci sono tante vibrazioni diverse, una infinità. Queste di per sé non sono “negative”, ma tale percezione dipende dalla relazione che stabiliscono con altre frequenze. Sto parlando della risonanza o dissonanza. La fisica del suono ci insegna che quando due frequenze si incontrano, se sono in armonia tra loro, la loro relazione produce un terzo suono che è superiore alla loro somma (concetto alla base del potere del gruppo), quando non sono in armonia tendono ad annullarsi.
Se ci pensiamo, è proprio così… le nostre relazioni sono costruttive quando interagiamo con persone a noi affini e distruttive quando non andiamo d’accordo. Ma ciò non significa che l’altra persona sia a noi inferiore, semplicemente non è compatibile. A volte anche un’energia molto elevata può essere percepita come pesante, semplicemente perché non siamo in grado di sostenerla. Una grande luce abbagliante, si dice, venga percepita come buio.
L’energia pesante come nutrimento
Se osserviamo poi la natura, la nostra Grande Madre, scopriamo che l’energia pesante è nutrimento per la vita. Per nutrire la Terra, la dobbiamo concimare. Il concime viene poi digerito e trasformato in nuova energia leggera, in un continuo processo alchemico di trasformazione che sostiene la vita.
I Qero’s (ma non solo loro) ci insegnano quindi alcune pratiche, a diversi livelli, per poter trasformare questa energia in nutrimento.
Una più semplice è quella di far scorrere l’energia del cielo verso la terra per offrire alla Madre Terra tutta la nostra energia pesante (samichakuy); una tecnica più avanzata è invece juchamijuy, ovvero la capacità di digerire noi stessi la jucha.
Vampiri energetici e malocchio
Ne approfitto quindi per parlare di due problematiche spesso prese in considerazione al giorno d’oggi.
Vampiri energetici
Si intende per vampiri energetici persone che attraverso meccanismi psicologici, attaccano dei cordoni ombelicali al nostro campo energetico per assorbirne l’energia.
Queste persone esistono? Certamente. Bisogna averne paura? Assolutamente no.
Una persona si appoggia alle altre quando non sta bene, quando sta soffrendo, è depressa e sente di non essere in grado di sorreggersi da sola. Tutti passiamo momenti di questo tipo ed è da qui che nasce l’idea dell’amico che è tale quando non ci abbandona nei momenti difficili. Ovviamente vi sono persone che vivono in una condizione cronica, ma anche in questo caso hanno bisogno di aiuto.
Detto ciò, gli Andini ci insegnano però di non temere tali persone, ma anzi di ringraziarle. Per quale motivo i Qero’s hanno una visione così antitetica?
I motivi sono due: in primo luogo tali cordoni energetici si attaccano solo agli strati superficiali della nostra aura, dove di fatto si accumula la nostra energia pesante… quindi in realtà ci fanno un favore! In realtà un grande favore, perché creando un vuoto (come abbiamo visto nell’articolo della reciprocità), permettono un maggiore afflusso di samiy.
Altro motivo per cui non temere tali attacchi è il fatto che noi siamo continuamente collegati ai due poli terra-cielo e l’energia fluisce dentro di noi continuamente, abbiamo quindi un serbatoio infinito di energia. Se, però, ci sentiamo spossati, possiamo attingere alla pratica del samichakuy per ristabilire questo corretto flusso di energia.
Cosa fanno quindi i vampiri energetici secondo i Q’eros? Juchamijuy, ovvero digeriscono la nostra energia pesante… sono dei guaritori! Che cambio di visione, eh??
Malocchio
Diametralmente opposta è quella condizione che noi qui chiamiamo malocchio, perché anziché avere una persona che assorbe la nostra energia, ce ne invia di pesante.
Il malocchio, come dice la parola, è un occhio malevolo. Si identificano nel malocchio quegli attacchi, più o meno consapevoli, che sono causati da invidia, gelosia… ma anche dal suo contrario, ovvero il troppo elogiare. Col malocchio viene proiettato un grande flusso di energia pesante sulla persona, che può produrre diversi effetti spiacevoli.
Le nostre guaritrici conoscono diverse formule e rituali per interrompere questo attacco, ma, essendo sempre più difficile conoscerne alcune, spesso non sappiamo a chi rivolgerci o come fare.
Le tecniche andine di digestione della jucha ci vengono in soccorso, aiutandoci a risolvere il problema con altri mezzi. Se siamo in grado di eseguirle personalmente potremmo intervenire immediatamente ogni qual volta ve ne sia bisogno, altrimenti potremo rivolgerci a un Paqo.
Roberto, nel suo libro, racconta un evento dell’incontro di Don Juan con Don Melchorre che mi ha colpito molto e ben si adatta a questo aspetto. Racconta Don Juan che, durante il suo primo incontro con Don Melchorre, si sentì lanciare addosso una grande rete energetica. Subito Don Juan si spaventò di quell’attacco inaspettato, ma poi ricordatosi dei recenti insegnamenti appresi dal suo maestro sulla pratica del juchamijuy, iniziò a digerire quella rete di energia pesante, dissolvendola.
Don Juan pensò fosse uno scherzo o una prova alla quale fu sottoposto per vedere quanto avesse realmente appreso dagli insegnamenti. Roberto sostiene: “Non credo che Don Melchorre abbia tirato addosso Don Juan, nel loro primo incontro, una rete di luce, invece credo che sia stata una grande quantità di samiy. Trovarsi di fronte ad una grande quantità di energia fine può, a volte, produrre un certo timore a causa dell’elevata differenza che esiste tra la qualità del proprio status energetico e quella proveniente dall’esterno”.
Anche se l’evento vissuto da Don Juan è di altra natura, ben rappresenta tutta una serie di attacchi energetici che a volte, più o meno volontariamente, ci vengono indirizzati contro. Imparare a digerire l’energia pesante sarà, sicuramente, un utile strumento di difesa, ancora una volta trasformando qualcosa di dannoso in nutrimento alla vita.
“Qualsiasi sia il caso nel quale ci troviamo in rispetto agli esempi appena descritti, se si pratica un buon juchamijuy, cioè se si effettua una buona pratica di digestione dell’energia pesante, la cosa può risultare utile per “sintonizzare” la relazione, per far sì che questa relazione sia produttiva di scambio reciproco e quindi di ayni, e alla fine non ha importanza se l’energia di Tizio sia più alta di quella di Caio o viceversa“.