Riflessioni di un occidentale sullo sciamanesimo
E’ un po’ di tempo che rifletto sullo sciamanesimo.
In qualità di “moderno” occidentale trovo che vi siano diversi aspetti su cui riflettere, alcune domande che mi pongo abitualmente per rispetto a pratiche appartenenti a culture a noi lontane.
Lo sciamano
E’ evidente che oggi, almeno qui in italia, non si possa parlare di una via sciamanica tradizionale tramandatasi fino a noi. Vi sono correnti di pensiero che sostengono non sia mai esistita una forma sciamanica occidentale. Altri ricercatori, invece, ne propongono una traccia.
Bisogna prima di tutto capire cosa vuol dire sciamanesimo e accordarsi sul termine, perché come già detto in altra sede, sono convinto che a livello antropologico sia stato fatto l’errore di unificare sotto uno stesso termine diverse forme spirituali antiche, portando alla confusione attuale.
Il mio umile pensiero è che, se lo sciamano è un essere umano chiamato dagli spiriti, in grado di incorporare la divinità, non possa essere relegato solo a poche regioni mondiali, ma possa nascere ovunque nel mondo.
La moda
Questo però non giustifica la diffusione di massa che sta avendo lo sciamanesimo in occidente. Possiamo proprio dirlo! E’ diventata una moda!
Oggi nascono sciamani e sciamane come funghi, ma ciò non è possibile. Ok, l’alibi è che i tempi sono cambiati… le persone sono pronte, la coscienza si sta ampliando, etc. etc… Mi sembra un po’ un alibi, per cavalcare un’onda tzunamica commerciale.
E qui subentra anche un’altra riflessione importante, perché questo modo di agire porta seco una grossa problematica, ovvero l’appropriazione culturale!
Non occidentali molto spesso abbiamo l’abitudine di eleggerci ai più fichi del mondo, sventolare un foglio di carta che attesta un non so che cosa, e appropriarci di un qualcosa che non è nostro senza alcun rispetto o una reale conoscenza dell’argomento. Questo aspetto dell’appropriazione culturale è qualcosa che, a mio avviso, è molto delicata e mi porta sempre a domandarmi se non sto sbagliando. Credo sia importante muoversi in punta di piedi.
Poi può capitare, e capita, che anche un occidentale sia ammesso allo studio e pratica di conoscenze così lontane da noi. Questo accade quando realmente è chiamato dagli spiriti e, non avendo una propria tradizione, viene accettato da un maestro, un altro sciamano che lo apre in maniera degna alla sua cultura.
Ma poi perché proprio lo sciamanesimo?
Un’altra domanda che mi pongo è: come mai lo sciamanesimo oggi è così in voga? Voglio dire, se uno cerca una spiritualità alternativa alla religione, una forma esoterica, una crescita spirituale… non esiste solo lo sciamanesimo.
Ci sono pratiche molto più presenti e tradizionali del nostro territorio: dagli ordini iniziatici alla stregoneria.
Come mai vengono snobbati? O mescolati allo sciamanesimo?
Ovviamente mi aspetto che, in questo momento, stiate pensando “E perché, anche tu, ti interessi di sciamanesimo e non di queste cose?”
La risposta è semplice, io sono passato attraverso questi percorsi, ma la mia chiamata personale mi ha portato allo sciamanesimo, non come moda… ma perché così gli spiriti hanno voluto. Ora non sto dicendo che io sono l’unico che può, non sono così presuntuoso! ahahah Però il mio percorso è frutto di tanti anni di ricerca, di esperienze, di vita… allo stesso modo sarà per altri, ma quanti si pongono le mie stesse domande? E che risposte si danno?
Lo scopo dello sciamano
L’ultima domanda che mi pongo è:
Qual’è lo scopo di uno sciamano oggi, nel 2018, al di fuori di un contesto tribale?
Ammesso e concesso che un occidentale possa diventare ed essere uno sciamano, qual’è il suo scopo nel 2018 nella nostra società?
Mentre nelle società tribali è ben chiaro lo scopo dello sciamano, quale guaritore, guida, psicopompo, sacerdote, etc. Oggi qui ha lo stesso valore?
Chi si rivolge a uno sciamano in italia, e per cosa?
Queste sono domande che mi sfavillano in testa, alle quali so dare solo una risposta parziale… e voi?