La tessitura delle fasce
La tessitura delle fasce è un altro rituale dei Q’eros che eseguo nella parte finale del rituale di guarigione ispirato alla tradizione andina, questo rituale tradizionalmente viene chiamato “nawi kichay” e “chumpy away“, che letteralmente significa “apertura degli occhi e tessitura delle fasce”.
Finalità della tessitura
Ho deciso di inserire anche questa pratica nel trattamento che propongo, per la sua finalità di riconnessione e protezione.
Grazie alla tessitura delle fasce, ho la possibilità di attivare i centri di percezione chiamati nawi (occhi) e di metterli in relazione tra loro.
Tale procedura energetica è capace di riorientare i corpi sottili dell’individuo.
Grazie alla tessitura delle fasce, ho la possibilità di attivare i centri di percezione chiamati nawi (occhi) e di metterli in relazione tra loro.
Tale procedura energetica è capace di riorientare i corpi sottili dell’individuo.
In questo modo rafforzo la connessione con l’ambiente per portare nel Cliente una più profonda conoscenza di sé.
Le Mullus Khuyas
Le Mullus khuyas sono gli oggetti di potere impiegati in questo rituale che, svolto in piedi, dura pochi minuti.
Queste cinque pietre prendono il loro nome dal materiale con cui originariamente erano create, ovvero le conchiglie. Ogni Mullus khuyas è lavorata in modo da avere un numero crescente di punte da 1 a 5 punte (in alcuni casi se ne trovano fino a 7 punte), in relazione coi corrispondenti nawi.
Il rituale inizia posizionando la Mullus khuyas a 1 punta sulla sommità del capo per concludersi, dopo aver tracciato un ovoide lungo tutto il tronco, con quella a 5 punte. Sostituisco, quindi, le khuyas una dopo l’altra per attivare i centri, secondo un ordine di successione stabilito.