In questa giornata di elezioni vi voglio parlare dell’INCA e di cosa significa.
Inca
Siamo abituati a identificare con questo termine un popolo che pareva essere estinto ai tempi dei conquistadores, in realtà (per fortuna) si è poi scoperta la popolazione Q’eros che sono gli ultimi discendenti di questo popolo andino.
Ma col termine Inca, in realtà, si identifica l’imperatore più che il popolo stesso.
Come mai proprio l’imperatore?
Inca significa Illuminato e l’imperatore era colui che era stato in grado di raggiungere tale grado evolutivo e, per questo, era colui che aveva il compito di regnare sul popolo.
Ma attenzione, tutti sono figli dell’Inca in quanto tutti possono raggiungere tale livello evolutivo se lo desiderano. Questo è molto interessante perché non identifica una casta separativa, ma un percorso a cui chiunque può accedere.
Il Seme dell’Inca
Infatti la tradizione afferma che ogni essere umano ha in sé il Seme dell’Inca, ovvero la possibilità e la capacità di liberarsi dalle catene dell’illusione e illuminarsi. Agendo su diverse pratiche iniziatiche e spirituali, ognuno di noi può raggiungere un tale stato di consapevolezza e, per esempio, una di queste pratiche è proprio Phuthuy – La Fioritura.
Inca l’illuminato che governa
Parlavo di queste cose martedì scorso alla presentazione del Rituale di Guarigione ispirato alla tradizione Andina e, proprio lì, mi si è accesa la lampadina “analogica”. Mi sono reso conto che questo concetto dell’imperatore (o re) illuminato è un’idea archetipica comune in tutto il mondo e, quindi, anche qui da noi.
Vi ricordate il Re Sole, per farne un esempio?
C’era quindi questa idea che, chi deteneva il comando, doveva essere qualcuno particolarmente evoluto… poi qualcosa deve essere andata storta.
Trovo interessante questa cosa comune a tutti i popoli, analizziamola.
L’illuminato è colui che emana luce (secondo gli inca), una luce fisica visibile da chiunque… ma emanare luce significa anche avere una coscienza molto elevata, un mentale ben sviluppato. E’ segno di un mentale armonizzato al cuore, da cui scaturisce la saggezza.
Chi governava era qualcuno in grado di superare la propria personalità a favore di un’entità più ampia: la comunità.
Il sole
Essere illuminati significa avere un legame col Sole, con l’astro più importante del nostro Sistema, quell’astro che feconda la materia e dona la vita. Il sole illumina e riscalda, governa dall’alto la materia con amore e saggezza… questo era il compito del sovrano.
La corona stessa di un re rappresenta il sole, la mente illuminata, Sahasrara chakra aperto. E’ in questo punto che viene mostrata la luce, non in un altro settore corporeo.
L’alchimia
Anche in alchimia abbiamo delle rappresentazioni dell’uomo illuminato che, guarda caso, al posto della testa ha un sole. Questo ci deve far capire che il potere temporale è legato a quello spirituale, ma non come è successo in passato con la chiesa, ma proprio come segno di una persona che quotidianamente compie un lavoro di purificazione alchemica su se stesso. Il potere è qualcosa di estremamente forte che può essere gestita solo da una persona che ha superato il proprio Ego, altrimenti gli effetti sarebbero (come sappiamo benissimo) catastrofici.
Qualcosa è andato storto
Qualcosa invece, nei secoli come oggi, è andato storto. Forse all’inizio i re, imperatori, etc. erano veramente persone illuminate, ma essendo che non è così facile raggiungere un tale stadio evolutivo, non sono stati seguiti da persone all’altezza del compito.
Così, volendo inserire una vena di pazzia ufologica… forse quel sole indicava una connessione con entità più evolute di noi, forse aliene, ma poi tale discendenza è stata interrotta. Non tanto come lignaggio di sangue, quanto come capacità di lavorare su se stessi.
Penso sia anche interessante riflettere sul fatto che, oggi, chi realmente cerca di lavorare su se stesso per far germogliare il Seme dell’Inca, tende a una vita che si discosta dal potere, quasi come fossero diventati due poli antitetici.
Personalmente oggi, nella giornata delle votazioni, sono un po’ amareggiato perché mi sono reso conto che l’umanità, o le persone se preferiamo, non sono realmente in grado di evolvere. Ovviamente cambiano, perché cambia l’ambiente attorno a noi, ma gira su se stessa. Non si evolvono quei meccanismi di odio, separatività e ignoranza che ci portiamo dietro dalla notte dei tempi. Oggi nel 2019 continuiamo a ucciderci tra noi per motivi assurdi e questo mi rattrista. Ho capito che sperare in un’evoluzione di massa è impossibile, illusorio.
Quel Seme dell’Inca spesso non si sa neanche di averlo, cade forse sulla roccia dove non può attecchire. Allora posso solo lavorare e sperare di far germogliare il mio, di riuscire a cambiare io, perchè già sarebbe una grandissima conquista.
Spero un giorno possano nascere dei nuovi Inca capaci di governare il mondo con intelligenza e amore.
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