ARIEL NERA e la perdita di IDENTITA’!
Tutti ne parlano e anche io non ho resistito.🤣
E’ una occasione per portare l’attenzione su di te.
Sì, proprio su di te.
Mentre scoprivi Ariel nera hai sentito un pugno nello stomaco? Hai pensato: “qualcosa non va! Quella non è Ariel!”
Hai sentito sgretolarsi tutte le tue certezze?
E dentro di te si sono mosse emozioni contrastanti?
Vero?
E’ un risentimento che abbiamo avuto noi adulti.
E sai perché?
Perché nell’infanzia ti sei identificata con quel simbolo e ora, metterlo in discussione, equivale a perdere te stessa.
Arrivo alla sostanza:
Come Ariel tu DEVI essere bianca.
E’ così difficile cambiare anche quando ti lamenti che la tua vita fa schifo, perché TU SEI il personaggio della tua storia, ti ci immedesimi e così senti che non puoi cambiare.
Se cambi non esisti più!
E così scappi di fronte all’opportunità di cambiare.
Non hai mai tempo, né soldi.
Non ce la puoi fare.
Scappi perché il cambiamento mette in crisi quello che credi di essere si da quando eri bambina.
Sognavi di essere speciale, una principessa… ma oggi vivi come Cenerentola.
Ti sei identificata. Magari ti han detto o fatto credere che non puoi essere diversa. E tu ci credi.
Ariel è bianca! Non può essere nera!
E’ quello che ti han sempre raccontato e ti destabilizza.
Ariel ti insegna una cosa bellissima:
Tu sei bianca, ma puoi anche essere nera.
Sei quello, ma anche tutto quello che desideri.
Per farlo, però, hai bisogno di superare la paura iniziale.
L’instabilità.
E darti il permesso di creare.
Quando ti dai il permesso di lasciare andare quello che è stato, si apre uno spazio espanso in cui puoi creare. Puoi sentirti libera di esprimere i tuoi talenti.
Ho creato LIBERA TE STESSO, SEGUI LA TUA ANIMA per aiutarti a riconoscere il tuo valore, riconnettendoti alla tua Anima.
Anna, grazie al mio percorso, ha smesso di sentirsi sfruttata e data per scontata. Ha iniziato a prendersi cura di sé e valorizzarsi sentendo che ce l’ha fatta a vivere la sua giornata senza rabbia e risentimento.
E tu continui a scappare?
Valerio Folloni