La Divinazione
La divinazione è una delle prime pratiche con cui sono entrato in contatto nel mio percorso. Sono molto portato a questa pratica. Già da bambino, attraverso i sogni, ricevevo informazioni profetiche su ciò che mi accadeva attorno. Crescendo, da adolescente, i sogni premonitori si sono sempre più diradati. In questo periodo mi fu insegnata la lettura delle carte.
Avevo una vera passione per questo strumento, anche se non ho mai letto i tarocchi nella loro forma tradizionale.
Dopo qualche anno mi sono allontanato da questo strumento e dalla divinazione perché mi accorsi di alcune cose che non mi piacevano. In primo luogo, dopo una lettura, mi accorsi di assorbire energia pesante. Poi, per quel che riguardava le informazioni, mi accorsi di vedere sì qualcosa che si verificava, ma mai perfettamente. Vi era sempre una qualche variabile che cambiava. Ciò che mi fece allontanare definitivamente dalle carte, fu che a un certo punto mi resi conto di esserne dipendente. Non ero più padrone della mia vita, sempre necessitato a consultarle per ogni minima cosa.
Vi racconto tutto questo per darvi uno spunto di riflessione e per ricordarvi che la divinazione non è un gioco, come normalmente si pensa. Bisogna essere molto consapevoli di cosa si sta facendo, sapersi proteggere e avere una conoscenza profonda.
Il Futuro
In questi anni di sperimentazione, sono giunto a una conclusione, forse molto personale. Nel caso vi invito a portare un vostro contributo al riguardo.
Riuscivo a vedere attraverso le carte il futuro, ma questo subiva sempre delle variazioni.
Le motivazioni possono essere tante, a partire dal fatto che è un’interpretazione. La personalità e i desideri, sia del vate che del consultante, possono influenzare questa interpretazione, motivo per cui bisogna essere molto preparati.
Al di là di questo, però, io credo che il nostro futuro sia caratterizzato da due fattori. Una linea è prestabilita dalla nostra Anima e potremmo chiamarla fato. Un’altra parte invece è mutevole, soggetta a una infinità di variabili.
Fare una divinazione del futuro, a mio avviso, è un po’ come vedere un’istantanea, una fotografia di quello che avverrà, ma che potrà mutare.
La fisica quantistica, poi, ci insegna che se una particella avente un certo moto (che va da A a B) viene osservata, essa cambierà traiettoria. Questo è il Principio di Indeterminazione di Heisenberg. Credo che questo sia il fattore principale che influenza il futuro e la sua visione, ecco perché questo tipo di divinazione, a mio avviso, va affrontata con grande consapevolezza.
Cos’è la divinazione
La divinazione è un linguaggio che permette di comunicare col divino e riceverne informazioni. Tale pratica si esprime spesso attraverso un rituale e può basarsi sull’interpretazione di segni, eventi, simboli, presagi oppure manifestarsi attraverso una rivelazione. Viene utilizzata sia per scopi individuali che sociali sin dall’antichità e normalmente si occupa di predire un futuro più o meno lontano o di dare consigli su come affrontare una situazione.
Noi siamo abituati a considerare la divinazione come un gioco, come un aspetto inferiore dell’utilizzo di uno strumento. E’ indubbiamente vero che strumenti come i tarocchi o le rune non nascono per la divinazione. Normalmente sono una rappresentazione simbolica delle fasi del processo iniziatico, o un linguaggio antico e divino. I tarocchi vengono considerati come un libro, dal quale poter apprendere insegnamenti esoterici ed iniziatici. Indubbiamente l’idea della divinazione quale gioco è un retaggio medievale.
In realtà dalla notte dei tempi, tutte le popolazioni del mondo hanno dato grande valore e importanza alla divinazione, attuata in vari modi e con diversi metodi. Questo ci fa capire quanto sia da sempre estremamente importante per l’uomo poter accedere al suo futuro, in modo da poterlo affrontare al meglio, da vincitore.
Divinazione e sciamanesimo
E’ stato merito dello sciamanesimo se mi sono riavvicinato alla divinazione, superando le paure. Ogni sciamano del mondo, tra i suoi rituali, applica anche la divinazione. Lo può fare con le foglie di coca, lanciando il riso su un tamburo, lanciando delle ossa, monetine, dei sassolini, legnetti, fino ad utilizzare le rune. Può attingere a informazioni osservando e interpretando la natura e gli animali, o gli eventi.
Tra questi metodi vi sono forme molto semplici, la cui risposta è binaria: si o no, come per esempio il lancio del cucchiaio; altri più complessi che arrivano a formare vere e proprie osservazioni o discorsi.
Mi sono reso conto che la divinazione non viene usata solo per dare informazioni sul futuro, ma serve allo sciamano per comprendere meglio una situazione, lo stato energetico o di salute di una persona e così via.
In questo senso, infatti, capita anche che lo sciamano non comunichi il responso, ma lo tenga per sé.
E’ quindi uno strumento per capire come svolgere una guarigione o un rituale e non più un messaggio per il consultante.
Il mio modo di divinare
E’ stato osservando questi maestri che ho capito di potermi riappropriare di qualcosa che mi appartiene, sicuramente con una consapevolezza e modalità differente.
Non mi interessa più dare responsi sul futuro, anche se a volte può capitare, ma prediligo fare un’analisi del momento presente. Osservare le dinamiche che si manifestano e ricevere un consiglio. Dare una lettura esterna ad un avvenimento permette alla persona di osservarsi da un’altro punto di vista.
Oggi utilizzo diversi strumenti per la divinazione, sono quasi un collezionista.
I Ching
L’I Ching è il mio strumento prediletto. I cinesi hanno codificato tutta la vita e la loro conoscenza delle leggi naturali nel codice di 64 esagrammi che chiamano I Ching. Anche se a volte può sembrare complicato da interpretare, parlando di dinamiche politico culturali dell’imperatore, a un vate esperto è possibile accedere alla metafora. L’I Ching sono per eccellenza, a mio avviso, uno strumento che difficilmente parla del futuro descrivendolo. L’I Ching è più il consigliere dell’imperatore che, di fronte a una problematica, porge la sua estrema saggezza.
Le Carte
Anche se non leggo i tarocchi in maniera tradizionale, nel caso foste interessati ho un’amica molto brava, mi piace trarre informazioni dalle carte. Utilizzo diversi mazzi di carte, scelti per il loro valore artistico. Mi piace dare un’interpretazione immaginativa e simbolica di ciò che vedo, quindi lasciando parlare le immagini stesse, più che rimandarmi al significato archetipico dei tarocchi.
La canalizzazione
Altre volte mi torna molto più immediato comunicare direttamente con gli spiriti o l’Anima della persona per attingere informazioni sulla sua salute o sul suo percorso. Una comunicazione diretta col mondo spirituale è spesso più complessa rispetto all’utilizzo di un medium, la cui funzione è amplificare il nostro sentire, ma è molto più immediata.
Altri metodi
Proprio per il fascino che producono, mi piace sempre studiare nuovi metodi di divinazione.
Non è detto che poi arrivi ad usarli, perché ovviamente dipende dall’affinità che posso avere col sistema, ma la mia curiosità mi spinge a studiarli.
Per concludere, ci tengo a precisare che non sono un cartomante o un indovino di mestiere, ma che tali strumenti fanno parte della mia pratica e del mio bagaglio. Questo mi permette di metterli a disposizione del mio lavoro per aiutare le persone.