Tarocchi e la divinazione
Ho una grande passione per i Tarocchi e le carte oracolari in generale. Beh, in realtà se mi segui da un po’ ti sarai reso conto che amo la divinazione in ogni sua forma. Sono affascinato da tutte le forme di divinazione inventate dall’uomo attorno al mondo.
Parlando dei Tarocchi, e delle carte in generale, sono la forma per noi più tradizionale di divinazione giunta fino a noi. In realtà quello dei Tarocchi, un po’ come avviene con l’I Ching, è un codice, non solo un sistema di divinazione.
Le carte degli Arcani Maggiori rappresentano un percorso evolutivo che l’uomo può compiere attraverso il “viaggio” iniziatico. Sono dei veri e propri archetipi che ci parlano di noi, della nostra personalità e della nostra vita.
Archetipi
La parola archetipo deriva dal greco antico e significa immagine: arché (“originale”), típos (“modello”, “marchio”, “esemplare”).
Il termine viene usato, attualmente, per indicare, in ambito filosofico, la forma preesistente e primitiva di un pensiero (ad esempio l’idea platonica); in psicologia analitica da Jung ed altri autori, per indicare le idee innate e predeterminate dell’inconscio umano;[…] [dalla wikipedia]
Questo significa che in un linguaggio immaginale i simboli acquisiscono un significato oggettivo che accomuna tutti gli esseri umani e uno soggettivo, in dipendenza della nostra interpretazione.
Come interpreto i Tarocchi
Mi è stato chiesto come interpreto le carte quando escono.
Sappiamo tutti, come dicevo prima, che gli arcani hanno un significato oggettivo e codificato che possiamo trovare in qualsiasi libro sull’argomento. Per interpretarli in questo modo basta studiare e acquisire una certa esperienza per capire come interpretare le combinazioni.
In realtà io non ho molta memoria, per cui utilizzo un metodo tutto mio per decodificare i messaggi. Amo le carte artistiche, elaborate e ben disegnate perché più che andare al significato codificato lascio che le immagini mi parlino.
Lascio che, come in un percorso onirico, le immagini che compaiono in sequenza mi raccontino una storia, una storia che parla della persona e della domanda che mi è stata posta.
L’intuizione
Quello dei Tarocchi spesso è considerato un gioco, dove la fantasia porta a sviluppare anche diverse disposizioni delle carte. Questo ci deve far capire che, in realtà, il mazzo di carte è uno strumento nelle mani del divinante, che preferisco chiamare oracolo.
E’ la persona in sé che ha il dono di comprendere e decodificare la vita nelle sue sfaccettature di presente passato e futuro. E’ l’intuizione che crea un collegamento tra le diverse dimensioni e i tre mondi, nella lettura di uno spazio-tempo che non è lineare. Ecco perché, sin dalla notte dei tempi, l’uomo ha letto le cose più disparate, dalle nuvole, il volo degli uccelli, le ossa, i semi, le carte, il caffè, la mano, e così via. Il tratto comune è la capacità di vedere oltre, l’intuizione.
Le carte sono vive?
Voglio concludere quest’articolo con un pensiero forse un po’ particolare. E’ importante capire che quando si lavora con i Tarocchi, si sta lavorando sì con uno strumento il cui scopo è quello di amplificare le nostre percezione, ma si sta lavorando anche con una vita.
Gli Archetipi ogni dipinto, ogni simbolo, hanno una energia propria, una vita spirituale intrinseca. Ma sono anche cariche dell’energia del loro creatore, del pittore che, a volte, è anche un esoterista che conosce le leggi del mondo sottile e sa come infondere un eggregore nella materia.
Questo fa si che, a volte, come è capitato a me nella mia giovinezza le carte possano “chiamarci” e renderci succubi. Può nascere una vera e propria dipendenza, sia nell’uso che nel bisogno di un loro consiglio. Questo non va bene. Bisogna ricordare che siamo noi stessi i fautori della nostra vita e del nostro futuro. Proprio qui, in questo momento, stiamo piantando i semi di ciò che diventeremo, non dobbiamo mai dimenticarlo. La divinazione deve essere un imput, uno strumento di supporto, ma mai una dipendenza o una “legge” immutabile.
Non dimentichiamolo mai.
Nel mio percorso i Tarocchi
Nel mio percorso la divinazione diventa un modo per aiutare le persone a comprendere quello che stanno vivendo, dove stanno andando e per sostenerle nel loro percorso. E’ comunque da intendersi come una fase in un processo di crescita personale e di guarigione. Andrebbe sempre sostenuta da un lavoro di riequilibrio energetico.